Fu definito un santo βdellβinutilitΓ β, un uomo debole, emarginato eppure un gigante del Vangelo, un testimone autorevole dellβamore di Dio che tutto dona e nulla tiene per sΓ©: Γ¨ un profilo che provoca e affascina quello di san Gerardo Maiella, giovane religioso redentorista (1726-1755). Rimasto orfano di padre, tentΓ² senza troppo successo di fare il sarto, come il genitore. Ma nel suo cuore viveva giΓ una personale consacrazione a Cristo e questo legame gli faceva affrontare tutte le difficoltΓ con incredibile sottomissione, spesso scambiata per incapacitΓ . Quando decise di farsi religioso trovΓ² diverse porte chiuse; ma alla fine con caparbietΓ riuscΓ¬ a farsi accettare tra i redentoristi. βVado a farmi santoβ aveva scritto in un biglietto lasciato alla madre. E cosΓ¬ fu, nellβumiltΓ di una vita dedicata al servizio.
S. Teresa di Lisieux un giorno dichiarΓ²Β«Sento che ormai sto per entrare nel mio riposoβ¦ Ma sento soprattutto che la mia missione sta per cominciare, la mia missione di far amare il buon Dio come io lβamo, di donare la mia piccola via alle anime. Se il buon Dio esaudisce i miei desideri, il mio Cielo sarΓ sulla terra fino alla fine del mondo. SΓ¬, io voglio passare il mio Cielo a fare del bene sulla terra. Non Γ¨ impossibile, poichΓ© nel seno stesso della visione beatifica, gli angeli vegliano su di noiΒ» (OC, 1050)
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