02.03.2014 – 8^ del Tempo Ordinario: Voi siete al primo posto!

02.03.2014 – 8^ del Tempo Ordinario: Voi siete al primo posto!

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,

A due  giorni dal Concistoro il neo cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Gualtiero Bassetti ha fatto visita alla Casa Circondariale in località Capanne (Pg).

Ha dapprima incontrato i detenuti e successivamente le detenute, salutando personalmente ognuno di loro.

«Ciascuno ha avuto una parola da dirmi – ha commentato – e questo è il cuore della vita di queste persone che vivono un’immensa sofferenza interiore. Come vescovo ho una “grande famiglia” da seguire e voi (rivolgendosi ai detenuti, n.d.r.) siete al suo primo posto».

Più che parlare egli ha voluto ascoltare e un giovane gli ha chiesto: «eminenza, può portare il saluto dei detenuti di Perugia al Papa?». L’arcivescovo Bassetti ha risposto: «Certo e lo farò anche presto, perché giovedì prossimo sarò in Vaticano, alla Congregazione per i vescovi, della quale sono membro, ai cui lavori prenderà parte il Santo Padre».

Una detenuta l’ha salutato dicendogli: «ho conosciuto la fede e oggi sono più in pace con me stessa e ho imparato a volermi bene». Un’ altra gli ha consegnato un piccolo dono-ricordo dell’incontro a nome delle detenute presenti con scritto “salire di più, per servire di più con la stessa preghiera / Le ristrette del nuovo Complesso di Capanne Perugia”. Un’altra gli ha dato un biglietto con scritto “ci dà la vita e la forza e tanta fede dentro di noi e il suo spirito aiuta la nostra speranza”. E un’altra ancora ha voluto regalargli una piccola coroncina del Rosario con un bigliettino con scritto “Essere legati tra noi e con Maria…”.

I detenuti e le detenute hanno chiesto al cardinale di aiutarli e lui ha risposto: «tutto l’aiuto con la mia preghiera e con l’affetto”. “Hanno bisogno di tanta umanità – ha commentato – e si sono avvicinati per salutarmi, ma anche per dirmi una parola all’orecchio, farmi partecipe di quello che avevano dentro e qualcuno anche il pentimento. E’ stato un momento di grande verità».

Incontrando all’inizio della sua visita il personale educativo, ha voluto ribadire il significato della sua presenza all’interno del carcere a due giorni dal Concistoro: «ci sono tante categorie che chiamiamo poveri, ma le altre le posso incontrare tutti i giorni. Gli unici che non possono venire da me sono i carcerati, gli ultimi. Se sono gli ultimi vorrei che fossero i primi per me».

Il cardinale, intrattenendosi poi con gli operatori dei media che lo hanno seguito nella visita, ha detto di voler essere «il vescovo di tutti. Non solo dei credenti, ma di tutte le persone che in qualche modo desiderano avere un riferimento con me e devono sentirsi libere di poterlo fare. Perché nel momento in cui il Signore mi ha dato questo incarico, mi ha detto: “Io ti affido un popolo”. Non mi ha detto quello dei battezzati o dei credenti. Chiunque di questo grande popolo vuole avere un riferimento ha il diritto di farlo».

 

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