04.08.2019 – 18^ Tempo Ordinario: l’avere non riempie la vita – Lc 12, 13-21

04.08.2019 – 18^ Tempo Ordinario: l’avere non riempie la vita – Lc 12, 13-21

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

La vita va vissuta nella sua andatura che non è sempre uguale. Essa va seguita nei suoi molteplici imprevisti che sono ora negativi e ora positivi, ora tristi e ora gioiosi. Si tratta di andirivieni di cui è intessuta.
La vita allora vale per come si vive e non per i risultati che in genere ci si aspetta, il tanto che ci può dare.

Si comprende ciò che dice Gesù:

«Anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede» (Lc 12,15).
Il possedere può anzi diventare tentazione a stabilirsi, a fissare la tenda in forma stabile, ad avere quelle sicurezze che bloccano ogni altra eventuale ricerca.

È proprio la sicurezza o il sentirsi al sicuro, quel tranello che impedisce lo sviluppo della vita.
Conclude infatti Gesù: «Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio» (Lc 12,21).

È tenere per se il tesoro scoperto come geloso possesso e non crescere nel rapporto con Dio.

Infatti arricchire davanti a Dio comporta il vivere in relazione con Lui e tradurre questa relazione in vita fraterna facendo sì che si compia ciò che il Padre vuole sulla terra come in cielo.
E questa è la grande seminagione d’ Amore ovunque ci si trovi. L’arricchirsi presso Dio accade, infatti, quando la stessa ricchezza di Dio che è Amore, spartita e dispensata in doni fatti agli uomini, crea ulteriore ricchezza e manifesta l’eterna bellezza di Dio anche sulla terra.

Per arricchire presso Dio:

  1. Riconoscere la precarietà del tutto che passa. Non lasciarsi ingannare dal successo – sempre temporaneo – e ciò che passa per le nostre mani capaci di trattenerlo.
  2. Dare spazio continuo alle mille dimensioni dell’Amore. Privilegiare il dare sul ricevere; per poi saper anche ricevere lasciandosi amare.
  3. Creare cellule trinitarie dove l’Amore va e torna come vita fraterna. Uscire dall’egoismo che porta a pensare alla sola propria salvezza e preferire andare a Dio insieme.
  4. Riconoscere Dio come Padre che ha nel cuore sempre e solo i figli. È l’essenziale della vita cristiana che è chiamata ad irradiare sul mondo l’amore.