06.01.2019 – Epifania del Signore: SIAMO VENUTI PER ADORARLO!

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

Prostratisi lo adorarono  (Mt 2,11)

Il bambino è la risposta di Dio alla ricerca dell’uomo.  Vedi un uomo e scopri Dio! Chi è semplice lo riconosce, l’intelligenza è piegata.

Si va in cerca del sacro, si trova un bambino che parla di casa, di papà e di mamma, di famiglia, di unità, di amore, di fraternità.

Che pace in quella casa dove il bambino da senso al vivere insieme. Casa che è la famiglia, la parrocchia, gli ambienti frequentati e dove si lavora.

Adorare è…

  • “Dire: “Gesù, io sono tuo e ti seguo nella mia vita, non vorrei mai perdere questa amicizia, questa comunione con te”. È un abbraccio con Gesù, nel quale gli dico: “Io sono tuo e ti prego. Sii anche tu sempre con me” ”(Benedetto XVI – 15.10.2005).
  • “Si tratta di un cammino in salita per portare l’alleanza; il popolo aveva addosso la propria storia. Portava nell’arca solo due tavole di pietra, nuda, così come era stata data da Dio. “L’alleanza nuda: io ti amo, tu mi ami”: il primo comandamento, amare Dio e, secondo, amare il prossimo. Introdussero quindi l’arca nel santuario e appena i sacerdoti furono usciti, la nube, la gloria del Signore, riempì il Tempio. Allora il popolo entrò in adorazione: dai sacrifici che faceva nel cammino in salita al silenzio, all’umiliazione dell’adorazione. La preghiera di adorazione ci annienta senza annientarci: nell’annientamento dell’adorazione ci dà nobiltà e grandezza. Bisogna imparare fin da adesso ciò che faremo in Cielo: la preghiera di adorazione. Adorare dunque in silenzio con tutta la storia addosso. Fa bene prendere un po’ di tempo di preghiera, con la memoria del nostro cammino, delle grazie ricevute, dell’elezione, della promessa, dell’alleanza e cercare di andare su, verso l’adorazione, e in mezzo all’adorazione con tanta umiltà dire soltanto questa piccola preghiera: “Ascolta e perdona”.

(Papa Francesco 05.02.2018)

in concreto:

1.     Riconoscere che siamo pensati, voluti e accompagnati da Qualcuno più grande di noi.
2.     Dargli il tempo migliore della giornata e non gli scarti.
3.     Elevare la mente verso di Lui nei momenti che si susseguono durante il giorno.
4.     Agire per Lui nel luogo dell’impegno quotidiano pensando che, se lo facciamo bene, gli diamo una gioia.
5.     Tendere nei gesti e nelle parole a costruire relazioni belle e significative dove l’amore è vissuto concretamente: è testimoniare con la vita, la sua volontà primaria!

per un’altra strada fecero ritorno a casa

Ebbero la luce per capire e cambiare strada. È la logica di incontra Dio!

C’è un’altra strada segnata dalla Parola seguita e realizzata.

È la Parola – e Tu, Betlemme, non sei l’ultima, la più piccola – che essi vedono compiersi – e trovarono il bambino –; anche Lui Piccolo!

E la strada da percorrere è nuova, quella dell’umiltà del “piccolo” seme che percorre un tratto nel buio, di morte a sé, per produrre il frutto che si vede.

È il miracolo della Parola che è depositata e può vivere in noi, tra buio e luce, per generare Amore che poi si vede.