06.08.2017 – 18^ del Tempo Ordinario: È BELLO PER NOI STARE QUI…CON GESU’ SOLO! (Mt 17,1-9)

06.08.2017 – 18^ del Tempo Ordinario: È BELLO PER NOI STARE QUI…CON GESU’ SOLO! (Mt 17,1-9)

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

«Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte.

Ecco gli uomini chiamati ad entrare nel mistero di Gesù, Dio che si fa uomo. Non tutti e non subito sono in grado di recepire, per quanto possibile, la realtà di Dio. Ci vuole un cuore aperto e libero, e che Gesù conosce. Non si tratta di essere i migliori ma di essere accoglienti di un amore che supera ogni personale deficienza; è l’essere sicuri Di Gesù del suo amore.

Questi   tre vedono e non capiscono e però credono; leggono alla loro maniera ciò che stanno vedendo senza poterlo decifrare. Ma a Gesù basta, è contento della loro piccolezza e fragilità. A Lui basta l’essere testimoni di un fatto visto, sperimentato ma sempre al di là. La risurrezione farà luce su di una vita che tuttavia è sempre al di là e quindi ancora incomprensibile. È vera ma per ora velata. L’esperienza con Gesù risorto.

Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.

La visione apre al mistero ma senza cancellare la vita.

È bello per noi stare qui, dice Pietro! Lo avrebbe detto chiunque vi si fosse trovato

È fissare un ‘esperienza unica e straordinaria, in forma di vita stabile. È come dire: qui sto bene, mi trovo bene, sono soddisfatto. È l’atteggiamento tipico del tutto subito, della gioia senza problemi.

Qualsiasi esperienza bella con Gesù va coniugata con la vita da vivere interamente e con Lui. Ogni entusiasmo emotivo non dice la verità sullo stato della mente e del cuore; li pungola ma non li muove del tutto. È la vita concreta con tutte le sue prove a dire la verità su se stessi: perché amiamo, chi amiamo, come amiamo.

Egli dà la possibilità di vivere decisamente alla rovescia.

1.     Là dove c’è il dolore, nasce, per l’amore, la gioia.
2.     Dove c’è buio, brilla la luce per i gesti positivi che si mettono in atto (un sorriso, una carezza, un abbraccio di tenerezza).
3.          Dove c’è il peccato, si sviluppa il dono della grazia di Dio e la vita cambia per la Parola vissuta e il Pane di vita preso e mangiato.
4.          Dove c’è la morte, sboccia la vita per la presenza in essa di Gesù che muore e risorge per sé e per tutti.

Vedere Gesù solo significa cercare Lui, guardare Lui dirigendosi là dove si trova; dentro, in mezzo, nella parola, nel fratello, nel pastore. Solo Lui! Finché per l’Eucaristia non accade l’assimilazione – tu in me e Io in te -; e Gesù vive e opera anche per mezzo nostro, ora nel nulla di noi che gli permette di rimanere, domani nel tutto di Lui dove anche a noi è possibile stare eternamente. Ma è sempre Lui, vivo e risorto.