07.06.2020 – S.S. Trinità: Il rapporto con le tre Divine Persone

07.06.2020 – S.S. Trinità: Il rapporto con le tre Divine Persone

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,

IL PADRE.
Abbiamo il Padre.

È presente nel nostro intimo un Padre. Quel Padre celeste, che ha dato origine e sostiene l’immensa creazione, il cosmo, in cui siamo immersi come goccia in un oceano, è pure qui nel nostro piccolo cuore.

E questo Padre è padre davvero. Possono essere vari i contatti con Lui: ad esempio è il destinatario della più divina preghiera che possiamo pronunciare: il Padre nostro. Lo si invoca in nome di Gesù per ottenere le grazie desiderate.

Importante poi è quanto san Pietro suggerisce: gettare ogni sollecitudine in Lui (cf. 1 Pt 5, 7). E si può sperimentare che buttando le nostre preoccupazioni nel suo cuore, con fede, si viene da esse liberati in tutta fretta, le si può vedere svanite nel nulla, risolte dal suo amore! Perché così si fa con un padre: ci si affida, in tutto e per tutto, a Lui, sicuri. E questo è un padre: il sostegno, la certezza del figlio che, come un bambino, si butta spensierato fra le sue braccia.

IL VERBO.
C’è anche il Figlio dentro di noi: il Verbo che, incarnato, è Gesù. C’è Gesù dentro di noi. E il rapporto con Lui ci porta ad amarlo profondamente nelle sue diverse presenze: nell’Eucaristia, nella Parola, nell’unità tra i fratelli, nel povero, nell’autorità che lo rappresenta…, nel profondo del nostro cuore.
Ma c’è Gesù in un suo aspetto particolare, che rende intimo il nostro rapporto con Lui: Gesù nel suo abbandono. È Lui a sostenerci nelle prove della vita, suggerendo come superarle, per ridare alla nostra vita luce e pace e forza.

LO SPIRITO SANTO.
Quello Spirito di cui si possono conoscere i divini effetti: nelle persone, nelle comunità rinnovate dalla sua presenza, dalla sua atmosfera.

Quello Spirito in cui ci confidiamo sicuri; che risponde quando lo invochiamo e suggerisce parole di sapienza; che dà conforto, che sostiene, e ama di un amore particolare come un amico vero.

Pensiamo a loro insieme a MARIA, sulla quale lo Spirito Santo è sceso; la potenza dell’Altissimo, il Padre, ha steso la sua ombra; nella quale il Verbo si è incarnato. Manteniamo, rafforziamo con Lei questi rapporti, mentre, continuando a vivere il momento presente, ci inseriamo nel presente eterno in cui è Dio, in cui i Tre vivono, come sono vivi nel nostro piccolo cuore.

Adattamento da una conversazione di Chiara Lubich del 27.12.2001