08.12.2016 – Immacolata: Un progetto che si realizza

08.12.2016 – Immacolata: Un progetto che si realizza

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

“Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura … “.

Si prospetta un evento molto grave. Nessuno ha paura per niente. In questo caso poi si passa dall’ estrema familiarità al nascondersi. Non può trattarsi certamente di uno sbaglio casuale. C’è qualcosa che si è veramente “rotto”.

“Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?”

Si delinea il fatto accaduto: essersi assunti delle responsabilità indebite, assolvere ad un ruolo che non spetta, che non è il proprio.

“La donna mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato”.

È una decisione presa in accordo per poi ritrovarsi senza niente dentro e addosso. La vita è diventata “vuota” perché priva della Sapienza, della Verità, delle cose sicure perché dette da Dio.

“Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato”.

Va in onda l’inganno più grande della storia umana: far credere all’uomo che può fare da solo, senza Dio.

“lo porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe”.

Nasce una lotta che, pur in profezia, entra già nel vivo perché questo pensiero e decisione di Dio, è subito storia. È Lui che “pone inimicizia”. Non avviene da sola. Per questo non ci sarà mai una pacificazione anzi la finale sarà la distruzione di una parte che, pur insidiando, avrà la testa schiacciata come a segnare la fine dei pensieri umani presi a norma di vita in contrasto con quelli di Dio.

“L’angelo Gabriele fu mandato da Dio ad una vergine”.

È la donna promessa. È “vergine” perché non contaminata da culture alternative.

“Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù”.

È la stirpe di Maria. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo. Per combattere questa battaglia non è dunque sufficiente la volontà umana o la semplice bontà di creatura. La stirpe è di origine divina.

“Ecco sono lo serva del Signore”

Non si presenta ma si consegna a Dio. Si consegna a Lui interamente e immediatamente, liberamente e responsabilmente.

“Avvenga per me”

L’accento non è posto sulla remissività ma sulla piena disponibilità ad accogliere il Verbo della vita, a compiere fino in fondo la Parola del Signore.

PROPOSTA:

Maria si abbandona alla Volontà di Dio. È il gioco della donazione. Cosi farà Gesù e dietro a Lui tutti i suoi perché si realizzi il disegno di Dio:

Annullare il potere del nemico che si fa promotore, in ogni tempo, di azioni e comportamenti che alimentano nell’ uomo un tale senso di sé da fargli fare a meno di Dio o anche solo sostituirsi a Lui nel giudizio del bene e del male;

Ripresentare creature che ritrovano il senso e la vita della Parola di Dio e, nella fedeltà a Lui, ripropongono con coraggio e semplicità quel commino diverso che riporterà l’uomo acconto all’uomo nella verità e con ciò non sarà più opportuno nascondersi né davanti a Dio né davanti agli uomini.

IN CASA

Abbandonarsi alla Volontà di Dio dicendo: avvenga per noi ciò che Tu vuoi, Signore! E poi farne parola d’ordine per tutti accogliendo e vivendo ogni circostanza, ogni fatto…in maniera solenne.

 

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