10.04.2022 – Le Palme: Mi chinavo su di lui per dargli da mangiare

10.04.2022 – Le Palme: Mi chinavo su di lui per dargli da mangiare

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È vero il sepolcro vuoto come è vero il Golgota, perché la verità del primo giorno dopo il sabato non sarebbe tale senza la verità della croce.
La grandezza di questo capitolo di Osea qui accanto, si svela solo a chi ha percorso la via crucis fino alla fine, è arrivato sul monte e non ha trovato tre tende, ma tre croci.
Lì ha voluto stare sotto il patibolo, ha visto morire veramente quel profeta diverso, e ha pensato, veramente, che era finito tutto, che quella speranza stupenda si era infranta contro il no degli uomini che non hanno accolto la luce.
E poi ha seguito il cadavere nel terreno di Giuseppe d’Arimatea, ha visto porre la pietra sull’entrata della tomba, e ha sentito che quella pietra chiudeva per sempre anche quella breve stagione straordinaria di salvezza.
E solo dopo, soltanto dopo questa verità verissima, ha sentito che il suo nome era chiamato da una voce viva: “Maria”.
Non un secondo prima.
(Luigino Bruni avvenire del 20.02.2022)

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