12.10.2014 – 28^ Tempo Ordinario: La Chiesa in uscita! (2^ puntata)

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,

I discepoli erano pieni di gioia, entusiasti del potere di liberare la gente dai demoni.

Gesù, tuttavia, li ammonì a non rallegrarsi tanto per il potere ricevuto, quanto per l’amore ricevuto: «perché i vostri nomi sono scritti nei cieli» (Lc 10,20).

A loro infatti è stata donata   l’esperienza dell’amore di Dio, e anche la possibilità di condividerlo. E questa esperienza dei discepoli è motivo di gioiosa gratitudine per il cuore di Gesù. Luca ha colto questo giubilo in una prospettiva di comunione trinitaria: «Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo» rivolgendosi al Padre e rendendo a Lui lode. Questo momento di intimo gaudio sgorga dall’amore profondo di Gesù come Figlio verso suo Padre, Signore del cielo e della terra, il quale ha nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti, e le ha rivelate ai piccoli (cfr Lc 10,21).

Dio ha nascosto e rivelato, e in questa preghiera di lode risalta soprattutto il rivelare.

Che cosa ha rivelato e nascosto Dio?

I misteri del suo Regno, l’affermarsi della signoria divina in Gesù e la vittoria su satana.

Dio ha nascosto tutto ciò a coloro che sono troppo pieni di sé e pretendono di sapere già tutto. Sono come accecati dalla propria presunzione e non lasciano spazio a Dio.

Si può facilmente pensare ad alcuni contemporanei di Gesù che egli ha ammonito più volte, ma si tratta di un pericolo che esiste sempre, e che riguarda anche noi.

Invece, i “piccoli” sono gli umili, i semplici, i poveri, gli emarginati, quelli senza voce, quelli affaticati e oppressi, che Gesù ha detto “beati”. Si può facilmente pensare a Maria, a Giuseppe, ai pescatori di Galilea, e ai discepoli chiamati lungo la strada, nel corso della sua predicazione.

Papa Francesco, Messaggio Giornata Missionaria 2014

 

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