13.08.2023 – 19^ del Tempo Ordinario: Davvero tu sei il Figlio di Dio! (Mt 14,33)

13.08.2023 – 19^ del Tempo Ordinario: Davvero tu sei il Figlio di Dio! (Mt 14,33)

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Il vangelo di oggi 13 agosto presenta tre situazioni. L’inizio collega al racconto della moltiplicazione dei pani e dei pesci. La folla ha mangiato e si è saziata. Gesù costringe i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, mentre lui si ritira sul monte, solo, a pregare: una solitudine dei discepoli, soli nella barca senza Gesù, e una solitudine del Maestro abitata, nella preghiera, dal Padre. Il 2° quadro è dato dall’avvicinarsi di Gesù ai discepoli e il suo farsi riconoscere nella loro paura. La narrazione si chiude con Gesù che riporta tutto alla calma. I discepoli si prostrano davanti al Signore, con Pietro che invoca il Maestro: “Davvero tu sei figlio di Dio!”.
Gesù si ritira a pregare, ma prima pensa ai discepoli. La preghiera per Gesù non è un rifugio che isola e impedisce alle condutture del male e del peccato di raggiungerlo. È il canale grazie al quale può sopportare tutto, anche il tradimento dei suoi, la poca fede di coloro che sono a lui più vicini. I discepoli, al contrario, sono sulla barca sballottata dalle onde, col vento contrario, chiusi dentro la loro solitudine. I discepoli senza Gesù sono incapaci di qualsiasi cosa. Gesù fa il primo passo, va verso di loro, li raggiunge nella loro agitazione. La sua voce squarcia il silenzio generato dalla paura: “Coraggio… non abbiate paura!”.
Pietro a nome di tutti chiede un segno, ma crede poco che le parole di Gesù siano vere. Anche per noi: se ci fidiamo troppo di noi stessi, affondiamo. Se accogliamo lui, pur nella sofferenza e nella prova, stiamo a galla. “Signore, salvami”: è la preghiera di Pietro, che possiamo fare nostra più volte al giorno. La paura di per sé non è negativa. È lo strumento che può servire a farci incontrare il Signore nella vita.
Nella nostra preghiera Gesù ci chiede di tirarlo sulla barca della nostra esistenza e lì, nonostante la paura e la poca fede, possiamo riconoscerlo Figlio di Dio.
La preghiera di Gesù fa nascere anche la nostra preghiera. Quando Gesù, prendendo per mano Pietro, salirà sulla barca, tutto si calmerà, non solo il vento ma anche il timore. E quando lui e i discepoli sono sulla stessa barca, sono la sua presenza e la sua parola a fare la differenza. Proviamo anche noi in questa settimana a camminare insieme con Gesù.