19.04.2020 – 2^ di Pasqua o della Divina Misericordia: Cellule vive del corpo mistico

19.04.2020 – 2^ di Pasqua o della Divina Misericordia: Cellule vive del corpo mistico

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,

Dove nasce la Chiesa?

Se è vero che lo Spirito è disceso sulla prima Comunità nella Pentecoste, esso si è sprigionato però dal cuore di Gesù che muore in Croce. Scrive Giovanni: «Consegnò lo Spirito» (Gv 19, 30).

È lì, sul Gòlgota, che il dono dello Spirito trova la sua prima accoglienza, in Maria e Giovanni. E nasce la prima cellula della Chiesa: «Donna, ecco tuo figlio!» – «Ecco tua madre!». (Gv 19, 26-27). Gesù stacca Maria e Giovanni da sé, li indirizza l’una all’altro.

Come Egli stesso, nell’abbandono, perde il senso della presenza e dell’unione col Padre, così Maria, ai piedi della Croce, si vede privata della sua maternità nei confronti del suo Figlio Dio. È chiamata ad accogliere, in sua vece, un semplice uomo, Giovanni, e in lui tutta l’umanità.

E Giovanni, che tanto aveva amato Gesù e ne era il prediletto, è chiamato ad accogliere Maria, a condividere con lei tutto quello che egli ha ed è. «E da quell’ora il discepolo la accolse con sé» (Gv 19, 27). Nell’aprirsi l’uno all’altra, nell’accoglienza reciproca, Maria e Giovanni accolgono il dono dello Spirito di Gesù, accolgono e traducono in vita l’Amore, il modo d’essere di Gesù: comincia a palpitare in loro la stessa vita di Gesù.

Ecco la nascente Chiesa in miniatura, la prima cellula della Chiesa con il suo inconfondibile “DNA”: lo Spirito dell’Amore, del dono di sé per gli altri.

Cellule vive per ravvivare l’intero Corpo?

Se è vero che lo Spirito è disceso Ma che cosa avviene quando noi, investiti dall’Amore del Crocifisso Risorto, ci accogliamo l’un l’altro senza riserve e viviamo al servizio l’uno dell’altro, anzi interiormente trasferiti l’uno nell’altro? Si stabiliscono fra noi rapporti che rispecchiano la vita della Santissima Trinità. Vale a dire: si plasma la Chiesa ad immagine della Trinità. Diventa visibile e percepibile che nel Popolo di Dio palpita la stessa vita della Trinità.

Tutto questo nasce e rinasce ogni giorno dall’Eucaristia, dall’offerta totale di Gesù per noi. Ma anche dal nostro entrare in questa offerta che si concretizza non solo nel rapporto con lui ma anche nei nostri rapporti reciproci e con tutti. «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri»(Gv 13, 34).

Dove due o più iniziano a rapportarsi in questo modo, nasce una cellula viva del Corpo mistico; nascono nel piccolo germi di vita ecclesiale autentica e profonda che sono come “cellule staminali”, capaci di ravvivare e anche di “riparare” il tessuto del Corpo mistico.

Hubertus Blaumeiser, teologo