21.06.2020 – 12 Tempo Ordinario: Il suo esempio aiuti i giovani ad avere fede

21.06.2020 – 12 Tempo Ordinario: Il suo esempio aiuti i giovani ad avere fede

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,

Ad ottobre in Assisi, il luogo della sepoltura di Carlo Acutis, il giovane nato a Londra nel 1991, vissuto a Milano e nel 2006 colpito da una leucemia fulminante e dichiarato Venerabile nell’estate del 2018, avverrà anche la sua beatificazione: il prossimo 10 ottobre alle 16 nella Basilica papale di San Francesco, Carlo sarà beatificato, come ha stabilito la Congregazione delle Cause dei Santi. La notizia ha fatto il giro del mondo ed è stata accolta con tanta gioia, racconta la mamma, Antonia Salzano, che lo fa rivivere nella nostra intervista, come il giovane innamorato di Cristo, il comunicatore attualissimo del Vangelo, con l’auspicio che da lui possa venire “l’aiuto per farci santi come Dio vuole”.
Dice la mamma: “Quando abbiamo dato la notizia della beatificazione di Carlo abbiamo ricevuto telefonate da tutto il mondo da parte di persone che vogliono venire dall’America del Sud, dagli Stati Uniti, dall’India. Non credo sarà possibile accogliere tutti per la situazione sanitaria, comunque la celebrazione di ottobre rappresenta un passo avanti per i fedeli di Carlo, per tutti coloro i quali lo invocano e si rifanno al suo esempio”.
Cosa vi aspettate dalla beatificazione?
R. – “A noi interessa che l’esempio di Carlo possa aiutare tanti giovani e tante persone a ritrovare la fede in Gesù e soprattutto l’importanza dei sacramenti che rappresenta il punto chiave della spiritualità di Carlo.
Era basata innanzitutto sull’Eucarestia – lui chiamava ‘la mia autostrada per il cielo’ – che era al centro della sua vita. Credo che proprio questo sia il messaggio fondamentale: la Chiesa è dispensatrice di questi tesori che il Signore ci dona”.
Non solo i sacramenti, però. C’è anche un messaggio importante per quanto riguarda l’uso delle tecnologie e dei nuovi media?
R. – “Carlo era considerato un genio dei computer, perché conosceva i logaritmi, sapeva fare i programmi e leggeva i testi universitari su questi temi. Però lui cosa ha fatto? Non ha utilizzato questi mezzi di comunicazione per chattare, divertirsi o cose del genere. Lo zelo che aveva nei confronti del Signore e l’amore per la conoscenza di Gesù, lo hanno spinto a mettere a disposizione questi suoi talenti per realizzare un sito internet sui miracoli eucaristici e una mostra sullo stesso argomento che ha fatto il giro del mondo. Adesso sta girando in tutta l’India e in Corea del Sud, solo per citare gli ultimi due paesi. Carlo lo sapeva che Gesù è presente realmente nell’ Eucarestia, ma si rendeva conto che la gente ha bisogno di aiuto per avvicinarsi al Signore e soprattutto per capire l’importanza dei sacramenti. Del resto anche i giovani, a volte, si fanno influenzare da antipatie e simpatie nei confronti dei sacerdoti, senza capire il valore enorme che ricevono attraverso l’Eucarestia e la Chiesa. Questa, invece, è una cosa che Carlo ha vissuto profondamente diventando un testimone verace.

Eugenio Bonanata – Città del Vaticano