26.01.2014 – 3^ Domenica del Tempo Ordinario: convertirsi all’unico pensiero!

26.01.2014 – 3^ Domenica del Tempo Ordinario: convertirsi all’unico pensiero!

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,
  1. Convertirsi, come dice una preghiera della liturgia, è far sì che “ogni nostra attività abbia da Dio il suo inizio e in Dio il suo compimento”. È fare di Gesù, della sua Parola, la sorgente del nostro agire, che per questo è “posato” sulla roccia. È decidersi a voltare il nostro sguardo fissandolo su di Lui!
  2. Paolo ci indica una particolare conversione: l’essere unanimi nel parlare.  È l’esprimere davanti a tutti quel consenso di opinioni che nasce da una mentalità nuova e da una unità nelle decisioni impresse in noi dall’unico Gesù. Chiamati, nel battesimo, alla comunione di vita con Lui, noi formiamo a tal punto una cosa sola in Lui e con Lui che una scissione della comunità equivarrebbe ad una lacerazione della sua stessa persona.

Ecco come fare:

  • Amare, oltre sé per essere Gesù: imparare dall’altro, farlo essere, aver fiducia, far sì che si senta realizzato.
  • Amarci, scambiandoci tale amore il cui timbro è “come” ha amato Gesù!

Da qui arriva la luce per poter avere un pensiero e un sentire unici!

  1. Gesù segna la strada:
  • Annunciare la buona notizia del  Regno: che Dio vuole incontrare ogni uomo, per salvarlo; irrompe nella storia di ognuno e di tutti insieme, e  fa sentire tutto il suo Amore di Padre. E’ per davvero la nuova mentalità da irradiare con la Parola e la testimonianza concreta.
  • Curare malattie e infermità morali e fisiche: perché Dio si offre a giusti e peccatori, con particolare predilezione per gli ultimi, i poveri e i sofferenti. Fare  di questa “cura” una linea operativa normale.

Poniamoci l’ interrogativo su alcuni bisogni emergenti in parrocchia:

  • Quanti anziani ci sono? come vivono? chi li aiuta e come?
  • Conosco le famiglie nuove? Dove abitano e chi sono? perché sono qui: hanno acquistato casa o sono solo di passaggio? Cosa faccio per introdurle le vita sociale e religiosa? Quante sono le famiglie in difficoltà? senza lavoro?  E quante vivono in “crisi”? e chi ha scelto una nuova relazione? Cosa faccio per loro? Come aiutarle?
  • Quanti giovani vivono, magari costretti, a carico dei genitori? E quelli senza lavoro? Cosa poter fare per loro? E per chi si tira fuori dalla vita buttandosi nei paradisi artificiali come la droga e l’alcool?
  • Cosa fanno i bambini e gli adolescenti? hanno dialogo in famiglia? qual è la loro crescita morale e spirituale? Dove sono gli spazi per loro? Cosa fare per procurarli?

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