27.01.2019 – 3^ del Tempo Ordinario: IL COMPIMENTO

27.01.2019 – 3^ del Tempo Ordinario: IL COMPIMENTO

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

Oggi si è compiuta questa scrittura che voi avete ascoltato (Lc 4,21)

Prima di Gesù tutto era importante e andava fatto. Anzi Egli stesso ribadirà: “Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. (Mt 5, 17.18).

Ma con Gesù si compie tutto ciò che la Scrittura intende dire e si può cogliere il fondamento e il fine di tutto. Ed è un’autentica novità.

Eccola, chiarissima (4,18.19)

  1. Portare il lieto annuncio ai poveri: il messaggio di Gesù non può seminare tristezza e neanche lasciare che i poveri restino senza speranza. Ora sappiamo che la povertà attira Dio e lo muove a venire perché si sappia da che parte Egli sta!
  2. Proclamare la liberazione ai prigionieri: davanti a Dio non esiste la schiavitù ma la libertà. E Gesù dona quella dei “figli di Dio”, che hanno la certezza di avere un Padre che sta nei cieli. Egli ha un cuore che non si rassegna alla perdita di uno solo di loro. In realtà la prigionia più grave per l’uomo è quella che lo lega alle cose della terra senza prospettive superiori, di cielo.
  3. Proclamare la vista ai ciechi: Dio ama farsi scoprire e vedere. Ma ciò non può accadere senza avere occhi buoni. Sono definiti: “occhi dell’anima”; hanno infatti la capacità di scrutare, attraverso lo Spirito, i segreti di Dio, la sua volontà, ciò che è proprio il suo grande desiderio. Gli occhi, si dice ancora, sono lo specchio dell’anima e sono in grado di farne vedere non solo la deturpazione ma anche, e soprattutto, la bellezza. Ognuno per essi manifesta la capacità della mano di Dio.
  4. Rimettere in libertà gli oppressi: Dio vuole che l’uomo viva nella gioia e nella pace. Tutto ciò che Egli dice è proiettato a questo fine. Egli garantisce: “Il mio giogo è dolce e il mio peso leggero” (Mt 11,30). Tutto ciò che Egli dice e chiede è addirittura piacevole e mai un carico pesante. Quale esperienza di Gesù abbiamo fatto? I Santi hanno vissuto parole radicali e portato croci umana-mente pesantissime come fossero parole normali e pesi leggeri. È questa la libertà che si acquista con Gesù.
  5. Proclamare l’anno di grazia del Signore: È il giubileo che azzerava tutta la vita di un popolo e dava a tutti la possibilità di ricominciare da capo. È questo ricominciare senza stancarsi mai che diviene un metodo di vita e via alla santità. Si dice che i santi non sono quelli che non hanno mai sbagliato ma quelli che hanno avuto sempre il coraggio e la forza di ricominciare sempre.

 

 

Come realizzare questa novità?

  • Guarire dalla sindrome della tristezza vivendo da figli e non da schiavi
  • Correggere la miopia oculare per vedere il bene che c’è sia in noi che negli altri.
  • Abbandonare l’immagine di un Dio che ci appare opprimente per un Dio che, invece, rende possibile portare il peso che grava su di noi.
  • Ricominciare sempre ad ogni flessione. Non darsi mai per vinti.