30.11.2014 – 1^ Avvento: VIENI, SIGNORE GESU’ Ti attendiamo, Gesù, non dormiamo!

30.11.2014 – 1^ Avvento: VIENI, SIGNORE GESU’ Ti attendiamo, Gesù, non dormiamo!

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

Signore tu sei nostro padre…

Il popolo è in esilio mentre Gerusalemme è distrutta e grande è l’umiliazione subita. Un suo poeta, Isaia, compone la preghiera: Tu, Signore tu sei nostro padreche prosegue con un lamento: Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e permetti che il nostro cuore si indurisca?  In altri termini: perché non impedisci il male?

I rabbini  parlavano dello zimzum di Dio: in certo qual modo – sostenevano –  egli ha ristretto il proprio potere e si è esposto al rischio di ricevere un no umiliante dalle sue creature. Come da quando ha creato l’uomo, Dio non fosse più onnipotente.

Ma, pregando si ricordano i periodi belli dell’ intervento di Dio…e ritorna la fiducia in Lui che è fedele. L’amore infatti «è forte come la morte e le sue vampe sono vampe di fuoco» (Ct 8,6), non si rassegna mai alle sconfitte. Dio, che ha messo in conto anche i nostri rifiuti, è costretto dal suo amore a continuare a cercarci. Non può imporsi, non può sopraffare la nostra libertà ma è così incontenibile la sua passione che – affermava Edith Stein – è «infinitamente inverosimile» che, anche in un solo caso, egli possa uscirne per sempre sconfitto.

Vegliate, non ddormentatevi!               

“Questa vita è movimento. Non trattenere le tue forze accanto a te, donati, datti da fare, spenditi, guarda oltre, vai oltre, non fermarti a quello che pensi di aver capito.

Gli avvisi dicono: “Stai fermo, stai at-tento, non ti muovere”, ma questa è la voce della morte, dell’inedia, del galateo.

Gesù ci vuol dire: “Sveglia figliolo, non addormentarti, sveglia, hai una vita intera da vivere. Cammina, scegli, sbaglia, chiedi perdono, rialzati, impara, piangi. Se soffri o fai soffrire convertiti, modificati. Se ti perdi ritrovati, cambia, cresci, offri perdono, prega, grida, salta e canta, ma non fermarti, non addormentare il cuore e la mente”.

Il Signore a ciascuno ha dato la vita e un compito ben preciso, ci ha dato forza e potenza, intelligenza e spirito, capacità e cuore per compiere la sua opera. La vita è una consegna non è un caso, è un dono, ma con ricevuta di ritorno. (da “Vita da Vita” riflessioni sul Vangelo)

“Vegliate! Perché arriva Qualcuno e non perché arriva qualcosa. Essere allora sempre in piedi nell’Amore e fare attenzione a quel “Qualcuno” che arriva ogni momento. C’è sempre “Qualcuno” a tener desti! È una venuta che accade ora… accade alla fine. Se sono pronto ad attendere “Qualcuno” oggi, alla fine ci sarà solo l’ abbraccio dell’incontro finale”

In settimana:

adottare uno stile ATTENTO all’ascolto dei bisogni, dei desideri, delle delusioni, delle disperazioni e della speranza degli uomini…c’è più gioia nel dare che nel ricevere!

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