30.12.2018 – S. Famiglia  di Gesù, Maria e Giuseppe: DOPO TRE GIORNI TROVARONO GESÙ NEL TEMPIO

30.12.2018 – S. Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe: DOPO TRE GIORNI TROVARONO GESÙ NEL TEMPIO

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,

Al centro dell’ultimo brano del “vangelo dell’infanzia” si trova Gesù in mezzo ai maestri, mentre li ascolta  e li interroga. Egli è presentato dall’evangelista come un modello di saggezza per la comunità cristiana tutta.

Però vediamo anche che Gesù impara dal    Padre e dai suoi genitori, nelle due case: il tempio e la casa di Nazareth. Il tempio era il luogo di Dio per eccellenza.  Certo, Gesù ci ha insegnato che ogni “luogo di vita” è “luogo di Dio”.

Ma oggi Gesù lo troviamo nel tempio.

Possiamo chiederci:

cosa ha imparato Gesù nella “casa del Padre suo”?

Innanzitutto vive l’obbedienza filiale passando attraverso le diverse “stanze” della pedagogia divina.

La prima “stanza” è rappresentata  dalla “mensa del perdono”, dalla quale potrà uscire preparato per invocare sulla croce “Padre, perdonali”.

Gesù imparerà qui l’arte di essere amico dei pubblicani e dei peccatori e medico dei malati.

La “seconda stanza” può essere  chiamata il “tesoro della misericordia”, scrigno che custodisce tutte le attenzioni di Dio verso i poveri, i deboli, gli oppressi e i piccoli.

Una “terza stanza” coincide con il mondo intero che sarà la “strada della missione”, di un apostolato che non   conosce il  freno del legame parentale e la chiusura della porta di casa.

Un’altra “stanza” sarà il luogo del “rotolo delle Scritture”, dove è raccontato l’infinito amore di Dio per il suo popolo sotto il segno della promessa e della  fedeltà.

Anche le case  abitate dalle nostre famiglie, sull’esempio della s. Famiglia, possono diventare luogo di perdono, di  misericordia, di scoperta della propria missione, della Parola vissuta che illumina il cammino quotidiano.