24.11.1013 – 34 ^ Tempo Ordinario – Cristo Re: TU SEI RE!

24.11.1013 – 34 ^ Tempo Ordinario – Cristo Re: TU SEI RE!

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,

“Il popolo stava a vedere”: Che cosa? Chi? Quel Crocifisso!

Lo avevano visto tante volte, lo avevano sentito parlare, aveva suscitato più di un interrogativo.

Cosa succederà ora? Forse un nuovo grande miracolo!

“I capi invece schernivano Gesù. …anche i soldati lo schernivano. …Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava”:

Riguardo a che cosa? A ciò che Gli sta più a cuore: la salvezza. “Salvi se stesso.. . Salva te stesso.. . Salva te stesso e anche noi”. Gesù era venuto proprio per salvare. Il nome stesso, dato dal cielo, ne fa fede: Gesù, Salvatore. Gli angeli annunziarono subito ai pastori: oggi è nato per voi un Salvatore.

Cosa succede invece? Ho davanti un crocifisso, schiacciato, annullato, sconfitto dalla morte. Altro che re! Appare l’uomo più schiavo del mondo

Ma attenti! “L’ altro (malfattore) dice: Gesù, ricordati dì me quando entrerai nel tuo regno”. Quale regno? Chi vi entrerà? “Gesù rispose: oggi sarai con Me nel paradiso”. Il regno è il Paradiso con la Sua Presenza. Vi entra Lui e con Lui un uomo salvato, redento dal male che aveva fatto.

Ecco perchè Gesù non scende dalla croce e non usa del potere che dice di avere né a favore suo né di altri. Così  dimostra che Dio non è quel detentore di potere che distribuisce potere per accrescere il potere di ciascuno, o anche uno che si serve del potere a proprio vantaggio e lo distribuisce perchè ciascuno se ne serva a proprio vantaggio.

Se Lui fosse sceso dalla croce gli avrebbero potuto anche credere, ma avrebbero creduto a un Dio che fa comodo, ad un’immagine sbagliata di Dio.

Gesù sceglie di non scendere dalla croce.

E’ vero che in questo modo morirà solo e abbandonato ma avrà testimoniato il Dio che dà la vita, il Dio a servizio dell’uomo. Avrà testimoniato il Dio che è Amore.

E il primo frutto di questo potere d’Amore è il malfattore lì accanto.

Cosa c’è per me in questa riflessione?

Avrò Gesù come Re se mi lascio liberare dal suo amore.

  • Se io riconosco umilmente il mio errore, qualunque esso sia,
  • se provo, magari con fatica, ad uscire dalla mia comodità o accomodamento,
  • se cerco di perdere la sicurezza in me stesso,
  • se torno davanti a Dio come un bambino,

allora sentirò e proverò la grandezza e la potenza del suo Amore – il Regno sarà già qui presente! –  e avrò in Gesù il Re che mi sorregge in tutte le prove della vita per introdurmi un giorno con sé nel Regno eterno che è il Paradiso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *