Un fuori programma

Un fuori programma

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Articoli,

“Durante l’udienza (28.11.2018) a un certo momento gli abbiamo detto: Wenzel ma non vai a salutare il Papa? Ed è stato allora che si è lanciato”. Così i genitori Lidia e Saverio, originari dell’Argentina ma residenti a Verona, hanno raccontato ai microfoni del Tg2000.

Quando ormai era salito – ha proseguito la mamma – ho cercato di andarlo a riprendere, allora ho parlato al Papa in spagnolo perché siamo argentini e gli ho spiegato che mio figlio è autistico non verbale, poi gli ho chiesto una benedizione speciale. Il Papa mi ha sorriso e mi ha detto di lasciarlo lì. Ma quando all’inizio l’ho visto andare verso la guardia svizzera e toccarla, mi sono sentita in dovere di andare a riprendere mio figlio, mi sono tranquillizzata solo quando il Papa mi ha detto di lasciarlo fare. All’inizio mi sono sentita un po’ in difficoltà”.

Ha spiegato il papà Saverio: “In quel momento si stava un po’ annoiando ma non pensavo minimamente che andasse a salutare realmente il Papa. Invece è andato dritto verso di lui. Questa spontaneità è il regalo più bello di Dio a noi genitori che siamo sempre al fianco di un bambino in queste condizioni. Veramente una grande gratificazione”.

Le parole di Papa Francesco sono bellissime:

“Quel bambino non può parlare, ma è libero, indisciplinatamente libero; io mi chiedo: siamo liberi come quel bambino, davanti al Signore? Preghiamo perché possa parlare”.