02.11.2015 Ricordo dei defunti: Siamo figli di Dio!

02.11.2015 Ricordo dei defunti: Siamo figli di Dio!

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Defunti,

“Se leggessimo la storia alla luce del presente, dovremmo concludere che la violenza é produttiva, fa storia, e che l’amore è invece sconfitto, inutile.

Daremmo ragione al mondo e torto a Cristo. Ma se leggiamo la storia alla luce della sua conclusione – cioè alla luce del giudizio di  Dio già avvenuto in Gesù – allora dobbiamo concludere che la carta vincente, anche se ora è smentita e crocifissa, è l’amore.

Il crocifisso è risorto: l’amore, in apparenza sconfitto, è l’unica realtà vittoriosa(B.Maggioni).

01 – Vedrò Dio!

Con i miei occhi! Non c’è più la fede annunciata che porta poi a dire: non credo perché me lo ha detto un altro ma sono io che ci credo!

È la certezza di una visione che insita nell’uomo da sempre. Quale uomo infatti non ha desiderio di vivere per sempre? E questo desiderio come nasce dentro di lui? Chi lo ha messo e regge … nonostante che intorno si muore in continuazione?

L’uomo è fatto per vivere e, se ha sbagliato obiettivo che gli ha procurato poi , come conseguenza, la morte, Gesù ha risolto: la volontà del Padre è che “io lo risusciti” e “lo risusciterò”. È una promessa che in Gesù si realizza.

Vivo sapendo che vedrò Dio con i miei occhi

 

02 – Eredità dei giusti!

C’è proprio una vera eredità che è far parte del Regno di Dio, della sua vita.

Sono i giusti quelli che la riceveranno.

Ma chi sono? Dal vangelo si capisce che sono coloro che hanno amato ritenendo l’altro parte di sé, facendosi uno con lui, riconoscendo il suo valore di figlio e quello del Padre. E tutto senza saperlo!

Chi ama si inserisce dunque automa-ticamente nel circuito di Dio Amore. E chi ama l’altro, ama Dio stesso. e quibndi è erede a tutti gli effetti.

Vivo nell’attesa dell’eredità, amando.

03 – Dio abiterà con loro!

È una vita insieme, dove le relazioni vere, già costruite, saranno consolidate in maniera definitiva.

Prima era tutto vero ma in prospettiva, nell’attesa, nella fede; dopo risulta vero ma nella realtà che si tocca con mano: Dio da sempre è Padre e noi figli suoi, ma lì è totalmente evidente, non più immagine o visione ma vita vissuta senza veli.

Ora qui ci si deve accorgere della presenza vicina di Dio che ama; là non è più un accorgersi ma un esclamare con verità: grazie, mio Dio, che mi hai guidato, risolto i miei dubbi, assistito nel buio, avvolto con la tua misericordia. Eri Tu con me, ora sono io con Te.

Vivo facendo casa a Gesù: dove due o più sono uniti nel mio nome (nel mio amore) io sono in mezzo a loro!