07.04.2024 – 2^ Domenica di Pasqua: LA DOMENICA, GIORNO DEL RISORTO

07.04.2024 – 2^ Domenica di Pasqua: LA DOMENICA, GIORNO DEL RISORTO

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QUEL TEMPO
L’evangelista Giovanni vuole rispondere agli interrogativi e alle obiezioni dei cristiani delle sue comunità (siamo verso l’anno 95 d. C. e Tommaso è morto da tempo!).
Sono quelli della 3^ generazione, di persone che non hanno visto il Signore Gesù. Molti di loro non hanno nemmeno conosciuto qualcuno degli apostoli. Fanno fatica a credere, si dibattono in mezzo a tanti dubbi, vorrebbero vedere, toccare, verificare se il Signore è veramente risorto.
Si chiedono: quali sono le ragioni che ci possono indurre a credere? È ancora possibile per noi fare l’esperienza del risorto? Ci sono delle prove che gli è vivo? Come mai non appare più? Sono le domande che anche noi oggi ci poniamo.
Ecco la risposta di Giovanni: questo accade il “primo giorno della settimana” che per i cristiani è la domenica.
ORA ANCHE PER NOI.
Quando tutti i credenti sono riuniti per la messa, il celebrante, saluta i discepoli e augura, come nella sera di Pasqua e “otto giorni dopo”: la pace sia con voi. Allora Gesù si manifesta vivo ai discepoli.
IL SENSO DEL MANDATO
A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati! (Gv 20,19-31). È un’assicurazione unica, che cambia davvero la vita. E questo perché la misericordia è il nome di Dio! Ma anch’essa ha bisogno di concretezza, di segni visibili e certi. Ecco allora l’urgenza di Gesù nel dare ai suoi questo potere di eliminare con certezza il peccato che è la radice di tutti i mali. E così il credere alla sua misericordia è un fatto che accade dall’esterno e non per auto assoluzione. Gesù sa che il peccato – tradotto nel far da sé mettendosi in proprio – non si vince se non con la sua forza data alla Chiesa e depositata nelle mani dei suoi ministri. Tommaso insegna a non allontanarsi da essa nonostante tutto, e credere che lì c’è Gesù Risorto che accoglie, perdona, ricompone, dando la possibilità di ricominciare sempre, dopo ogni gesto sacramentale compiuto per noi e su di noi.