19.07.2015 – 16^ Tempo Ordinario: La ricchezza dell’Amore!

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

“Venite in disparte e riposatevi un po’… Gesù vide una grande folla, ebbe compassione di loro” (Mc 6,34)

Il pastore, come ogni cristiano, è chiamato a vivere per gli altri e non per se stesso. Anche il riposo è sottoposto a questa norma. Ci si riposa non per vivere semplice-mente in salute ma per poter amare di più e meglio. È un diritto riposarsi ma è un dovere amare, e l’amore non vanta diritti.

Normalmente ci viene concesso di riposare. Ne ha parlato Papa Francesco riferendosi ai preti:

Teniamo ben presente che una chiave della fecondità sacerdotale sta nel come riposiamo e nel come sentiamo che il Signore tratta la nostra stanchezza. Com’è difficile imparare a riposare! In questo si gioca la nostra fiducia e il nostro ricordare che anche noi siamo pecore e abbiamo bisogno del pastore, che ci aiuti. Possono aiutarci alcune domande a questo proposito.

So riposare ricevendo l’amore, la gratuità e tutto l’affetto che mi dà il popolo fedele di Dio?

Dopo il lavoro pastorale cerco riposi più raffinati, non quelli dei poveri ma quelli che offre la società dei consumi?

Lo Spirito Santo è veramente per me “riposo nella fatica”, o solo Colui che mi fa lavorare?

So chiedere aiuto a qualche sacerdote saggio?

So riposare da me stesso, dalla mia auto-esigenza, dal mio auto-compiacimento, dalla mia auto-referenzialità?

So conversare con Gesù, con il Padre, con la Vergine e san Giuseppe, con i miei Santi protettori amici per riposarmi nelle loro esigenze – che sono soavi e leggere –, nel loro compiacimento – ad essi piace stare in mia compagnia –, e nei loro interessi e riferimenti – ad essi interessa solo la maggior gloria di Dio – …?

So riposare dai miei nemici sotto la protezione del Signore? Vado argomentando e tramando fra me, rimuginando più volte la mia difesa, o mi affido allo Spirito Santo che mi insegna quello che devo dire in ogni occasione? Mi preoccupo e mi affanno eccessivamente o, come Paolo, trovo riposo dicendo: «So in chi ho posto la mia fede» (2 Tm 1,12)?

Tuttavia si è invitati a rimanere sempre in piedi nell’amore sapendo che gli altri hanno bisogno e possono ogni momento strappare dai propri riposi. E allora per amore si riposa come per amore si vive per l’altro anche nella stanchezza che diventa “prezzo” per qualcosa di molto più grande.

Gesù stesso, pur stanco del viaggio, annuncia alla samaritana le cose più belle di sé e del Padre. Segno questo che anche l’annuncio fatto per amore può essere riposo dell’anima e del corpo.

Ricordare allora:

1.    Gesù dice: riposatevi!
2.    Ma l’amore rimane alla base di tutto.
3.    E quel che si fa per amore, e non per altri scopi, senza affanno e agitazione, diventa anch’esso riposo.