19.07.2020 – 16^ Tempo Ordinario: Un uomo ha seminato del buon seme nel suo campo (Mt 13,24)

19.07.2020 – 16^ Tempo Ordinario: Un uomo ha seminato del buon seme nel suo campo (Mt 13,24)

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,

Anche in questa domenica ascoltiamo alcune parabole raccontate da Gesù. L’intento di queste parabole è farci conoscere “i misteri del regno”, rivelati ai piccoli-discepoli. Gesù infatti non ha più davanti a sé le folle, ma è in casa (v 36). Agli amici, in privato “spiega”.
La parabola del buon grano e della zizzania, seminata in mezzo, riprende molte immagini di quella precedente. Tuttavia aggiunge diversi elementi nuovi che diventano particolarmente significativi: l’attenzione è rivolta alla presenza degli ostacoli e al comportamento concreto da tenersi verso tali ostacoli.
Ai tempi di Gesù il regno di Dio era atteso come un evento straordinario, decisivo e discriminante, come la netta separazione tra buoni e cattivi. Di fronte al ministero di Gesù, mite e umile di cuore (11,29), che non spezza la canna incrinata e non spegne il lucignolo fumigante (Is 42,3), si poneva il problema del suo presentarsi come Messia. Per questo Gesù racconta la parabola invitando a porre attenzione sul presente: “Lasciate che l’uno e l’altra crescano insieme”. La pazienza, l’umile presenza di Gesù, l’abbondanza e la bontà del seme della sua parola: tutto questo è l’intervento decisivo di Dio. Certo, ci sarà anche la separazione tra grano e zizzania, ma sarà un evento futuro e sarà operato da Dio. È bello questo Dio: egli continua imperterrito a coltivare grano, mentre il nemico distribuisce zizzania velenosa. Gesù resta tenacemente ottimista, perché la fiducia nell’amore del Padre è più forte dell’inquinamento messo in atto dal nemico.
Allora anche noi, senza chiudere gli occhi di fronte alla presenza e alla forza del male in noi e attorno a noi, come Gesù possiamo far crescere il buon grano, il bene, l’amore, l’attenzione, il dialogo, l’accoglienza. E più cresce il bene ci sarà meno spazio per il male.