21.04.2019 – Pasqua di Resurrezione: IL MONDO DELLA RISURREZIONE

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

La verità della risurrezione sta nel suo mondo, che è l’ “altro” mondo che si sta sviluppando.

 

I MOVIMENTI DI GESÙ RISORTO.

 

1.  Sigillo nel cuore.

Egli vuole che il suo nuovo essere “uomo”, cioè risorto, si stampi nel cuore. Per questo appare a pochi. Lo scoop produce solo fuoco di fiamma.

2. Innervarsi nella storia.

Gesù risorto immette il suo potenziale nelle nervature della storia. Questo perché la storia abbia all’interno una continua possibilità di rigenerarsi, di fare per davvero storia, quella vera.

3. Stabilità dell’amore.

Gesù risorto non si è fermato al dolore, che sapeva transitorio, ma ha trovato la sua stabilità nell’amare. Ha trasformato il dolore in amore, se ne è servito.

4. Sostegno di Maria.

Gesù risorto ha lasciato Maria che ha la forza di sorreggere. A lei si può andare come da una madre e lei incoraggia. Nel calvario ci viene data in dono da Gesù, nella vita la si può contattare.

Cosa è necessario per vedere il Risorto?

La purezza del cuore.

Essa è opera dell’amore. Solo chi ama veramente può essere libero e puro.

La semplicità di cuore.

Con la fede semplice ci si può destreggiare bene. Si può apparire ingenui e rinunciatari ma in realtà si è muniti di tale coraggio fino ad avere la forza di accettare anche il martirio.

I gesti che contano nella nuova vita del risorto.

1. “Vi ho dato un esempio (del lavare i piedi), perché anche voi facciate come io ho fatto a voi. (Gv 13,15)

Servitevi l’uno l’altro, siate fratelli nel servizio, non nell’ambizione, come di chi domina l’altro o di chi calpesta l’altro no, siate fratelli nel servizio. Tu hai bisogno di qualcosa, di un servizio? Io te lo faccio. Questa è la fraternità.

Una volta, quando gli apostoli litigavano fra loro, discutevano “chi è più importante fra di noi”, Gesù prese un bambino e disse: “Se il vostro cuore non è un cuore di bambino, non sarete miei discepoli”. Cuore di bambino, semplice, umile ma servitore.

E lì aggiunge una cosa interessante che possiamo collegare con il gesto del lavare i piedi.

“State attenti: i capi delle Nazioni dominano, ma tra voi non deve essere così. Il più grande deve servire il più piccolo. Chi si sente il più grande, deve essere servitore”.

(Papa Francesco alla lavanda dei piedi ai detenuti di Velletri).

2. “I poveri li avete sempre con voi, non sempre avete me”. (Mt 26,11)

La presenza dei poveri è sempre evidente, non sempre invece è quella di Gesù.

Il credere in Gesù Risorto è passare di continuo da morte a vita amando i fratelli.

Non avete me, può dire anche oggi Gesù, non sentirete una mia presenza: mi avrete in loro, nei poveri; è nella loro costante presenza che avete me!

3. “Guarite i malati, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio” (Lc 10,9)

È il fare attenzione massima fino a farle guarire. Appare paradossale ma ogni malato che si sente amato, che vede avvicinarsi qualcuno da lui, lo fa rivivere. E questo è il segno del regno di Dio che si fa loro vicino…attraverso l’amore degli altri.

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