24.01.2021 – 3^ del Tempo Ordinario: Settimanale da consultare e stampare

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Si parla spesso del primato della Parola, ma molte volte solo retoricamente. Non tutti sembrano aver fiducia nella Parola. Si dice molto spesso che gli uomini sono stanchi di parole. Ma non è così: stanchi di parole vuote, ma non di parole vere, non della Parola di Dio.
La centralità della Parola si regge su quattro convinzioni che presento non solo come frutto di riflessione, ma forse ancor più come frutto di una personale esperienza ormai lunga.

  • La prima è che la Parola di Dio ha un’efficacia tutta particolare, unica, che nessun’altra parola può vantare. Isaia (55, 10-11) la paragona alla neve e alla pioggia: scende sulla terra e non risale al cielo senza aver prima irrigato e fecondato. Ma è un’efficacia che l’uomo non può programmare: i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie. L’efficacia della Parola è libera, tutta nelle mani di Dio, non nelle previsioni dell’uomo. È un’efficacia da accogliere, da riconoscere, non da progettare o pretendere.
  • La seconda convinzione è che la Parola di Dio ha una capacità di discernimento che altre parole non hanno (Eb 4, 12). È una parola lucida e sincera. Le parole degli uomini vedono ciò che vogliono, non sempre hanno il coraggio della verità. A volte sono parole conniventi. La Parola di Dio mai.
  • La terza convinzione è che la Parola di Dio conosce l’uomo, le sue profonde aspirazioni, le sue esperienze: è come uno specchio in cui possiamo guardare e riconoscerci. Anche in questa direzione le pagine bibliche sono ineguagliabili e non cessano di sorprendere.
  • L’ultima convinzione è che la Parola di Dio è l’unica che sia davvero in grado di parlarci di Dio. È lo specchio di Dio, non solo dell’uomo. Per questo è una Parola sempre nuova, che non stanca mai, perché il suo orizzonte non è mai esaurito. Parola che affascina, capace di aiutarci a intravedere non soltanto la volontà di Dio, ma anche la bellezza di Dio. E questo è ciò che conta. Se si vuole crescere nella fede e nella comprensione di sé non si può che partire dalla Parola.

da Bruno Maggioni, Attraverso la Bibbia, Cittadella.

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