25.11.2018 – 34^ Tempo Ordinario: SOGNO  UN  ORATORIO!

25.11.2018 – 34^ Tempo Ordinario: SOGNO UN ORATORIO!

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,

… in cui si educa.

Educare in oratorio vuol dire accompagnare i ragazzi, gli adolescenti e i giovani a sognare.

Sognare il futuro, la vita, l’Amore. Il loro futuro, la loro vita, il loro modo di amare ed essere amati.

Educare i giovani a sognare presuppone che ci siano adulti capaci di sognare e di accompagnare.

Accompagnare, stare a fianco, prendere per mano se necessario ma non sostituirsi ai giovani, perché l’adulto che educa ha i suoi sogni da vivere.

  … in cui si anima.

Animare vuol dire dare anima.

L’Anima è quel principio vitale dove risiedono le facoltà morali, spirituali e di scelta tra il bene e il male, e solo chi ha ancora sogni da vivere è in grado di avere Anima.

L’adulto che ha Anima esplode di gioia, di energia, di entusiasmo e coinvolge i giovani in relazioni sane, forti e simpatiche.

Relazioni sane, forte e simpatiche che indicano uno stile nel proporre le attività dove i giovani sono attivi, coinvolti, ascoltati, dove i giovani sono protagonisti del loro sogno.

… in cui si progetta.

Progettare vuol dire gettare avanti.

Gettare avanti lo sguardo e immaginare il futuro. Gettare avanti l’asticella per raggiungere obiettivi sempre più alti e affascinanti.

Obiettivi sempre più alti e affascinanti per l’educatore stesso, per i giovani e per la comunità.

L’adulto che sa gettare avanti lo sguardo lo fa con prudenza e determinazione, con umiltà e con coraggio perché sa che sta accompagnando i giovani a trovare la strada che ne loro ne nessuno vede.

Aiutare a trovare la strada che nessuno vede implica che occorre coinvolgere sempre tutti e non dimenticare nessuno per strada.

… che sa sognare.

Un oratorio che sa far sognare i suoi cuccioli.

Andrea Ballabio cooperativa Pepita