29.01.2017 – 4^ del Tempo di Natale: BEATI VOI, PERCHÈ! (Mt 5,1-12a)

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

Si può godere della povertà, perché noi abitiamo in quel Regno dei cieli dove c’è un Padre che ci ama infinitamente e ci sente veri figli.

Possiamo essere felici quando piangiamo, perché c’è una consolazione vera e profonda tanto da saziare la nostra fame e sete di infinito.

Si può essere miti e gioiosi, anche quando il violento imperversa, perché c’è una eredità sulla terra che ne garantisce la sconfitta. Non si è miti per farsi ammazzare ma perché, se anche dovesse accadere, l’altro abbia la possibilità di cambiare e rendere abitabile la terra lasciata in eredità.

Si può agognare la giustizia ed essere felici, perché questa giustizia – Dio è Dio, l’uomo è uomo; il Padre è Padre e vuole che ogni figlio viva da figlio -, si realizzerà di sicuro perché vera giustizia. Chi può sconfiggere Dio?

È possibile avere misericordia, cioè portare nel cuore i miseri e non solo gli amici, ed essere felici, perché c’è per noi un amore che tutto comprende. La verità è che misericordia chiama misericordia.

C’è gioia per la purezza del cuore, colmo di amore per tutti e per ognuno, senza deturpare o appropriarsi di alcuno, perché c’è Dio al di sopra ma anche vicino ad ognuno per custodirlo, assisterlo e accompagnarlo così da poterlo vedere all’opera in ogni persona.

Si può lavorare per la pace ed essere gioiosi, perché pulsa in noi sangue divino in quanto figli di Dio che non vedono avversari ma veri fratelli e sorelle.

È possibile ricevere persecuzioni per la giustizia ed essere felici, perché c’è un Regno in cui, finalmente, essa si realizzerà e Dio sarà con gli uomini senza che lo debbano più cercare. È la giustizia seminata con fatica e sacrificio come vero frutto dell’amore!

È possibile ricevere ogni sorta di male, dall’insulto alla calunnia, quando il Vangelo vive nella nostra vita, ed esserne felici, per il fatto che Dio già vive in noi ed è sempre pronto a caricarci di amore e quindi di quella ricompensa che sarà l’eterna felicità.

Disse Gesù alla S. Angela da Foligno:

“Tu conoscerai che Io sono in te allorquando, se qualcuno ti oltraggerà e ti nuocerà, tu non solo sopporterai con pazienza, ma proverai vivo desiderio degli oltraggi e delle sofferenze e le riputerai, avendole, grazia. Questo è il segno certissimo di Dio”.  (Esperienza di Dio Amore – il libro di Angela da Foligno CN 73)

Le beatitudini sono dunque vie o piste di vita dove, mentre all’apparenza qualcuno sembra subire e anche uscire sconfitto, in realtà pone le basi per un avvenire più bello e più vero.

Questo accade perché si è seminato Dio stesso come Amore con tutte le sue conseguenze. E mentre si passa da questo mondo, la realtà è che uno ha vissuto ciò che resta e fa, a quel punto, l’eterna beatitudine.