29.06.2014 – SS. Pietro e Paolo Apostoli: Apostoli di Gesù in piena regola!

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

1. “DIO MI SCELSE FIN DAL SENO DI MIA MADRE, MI CHIAMÒ CON LA SUA GRAZIA E SI COMPIACQUE DI RIVELARE IN ME IL FIGLIO SUO PERCHÉ LO ANNUNZIASSI IN MEZZO ALLE GENTI” (Gal 1, 15.16).
Anche noi siamo: scelti prima di nascere; chiamati con una grazia che vi è annessa; con una conoscenza di Gesù interiore; per una testimonianza viva di Lui.
2. “MI AMI PIÙ DI COSTORO?” (GV 21,15).
Gesù non chiede se uno sa fare o ha doti sufficienti o risorse di vario genere ma se uno ha Amore, se cioè vuol vivere per sé o si dona, se costruisce il suo mondo o allarga lo sguardo sul mondo intero.
Noi siamo conosciuti e amati e fatti per amare. E mentre l’egoismo divide, l’amore crea armonia. Chi ama valorizza l’altro: accogliendolo ne fa una persona libera di esprimersi al massimo.
3. “HO COMBATTUTO LA BUONA BATTAGLIA, HO TERMINATO LA CORSA, HO CONSERVATO LA FEDE” (2^ Tm 4,7).
– Ho combattuto la buona battaglia.
La vita è lotta continua contro il proprio egoismo, la superbia umana, l’inganno e la menzogna. È battaglia buona perché non colpisce le persone ma i motivi di vita sbagliati.
– Ho terminato la corsa.
Non si tratta solo di cammino ma di corsa. Forse anche il nostro passo lento provoca un rallentamento del Regno di Dio, come se ponessimo un freno o un ostacolo a Dio.
È bello vedere Dio come uno che va di corsa e ti fa correre – se lo vuoi – come un papà con il suo bambino, perché è preso dalla fretta e ti vuole donare la sua gioia e la sua pace.
– Ho conservato la fede.
È il continuare a credere nonostante tutto. E la fede cos’è se non la scoperta di Dio che opera dentro la storia e ti coinvolge? È bene qui ricordare che la fede si rafforza mentre la si dona!
4. “TU SEI IL CRISTO, IL FIGLIO DEL DIO VIVENTE…IL PADRE TE LO HA RIVELATO. E IO TI DICO: TU SEI PIETRO E SU QUESTA PIETRA EDIFICHERÒ LA MIA CHIESA” (MT 16,18)
Gesù sceglie Pietro perché scelto già prima dal Padre come persona più adatta a comprendere l’umanità intera con i suoi alti e bassi. Infatti egli stesso lo ha potuto sperimentare di persona. Il progetto su Pietro si può definire come un passaggio continuo tra l’esperienza della propria fragilità e la potenza della grazia. Mi piace ricordare come ad una domanda: chi è Papa Francesco, egli abbia risposto: è un peccatore! È il segno di un amore continuamente sperimentato per essere continuamente donato.

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