Ogni mattina, andando al lavoro nel reparto infettivo dell’ospedale, incrociavo Ursula, la signora delle pulizie. La salutavo, ma sempre mi rispondeva piuttosto diffidente. Ho scoperto ben presto che il suo atteggiamento era dettato dall’abitudine a non aver rapporti con la classe medica: tutti, in fondo, la consideravano un’inferiore.
Dopo qualche tempo, ho avuto un periodo di vacanze. Ho scritto una cartolina ai miei colleghi di reparto e una anche a Ursula. Tornando, ho trovato una grossa sorpresa: lei mi attendeva e mi ha salutato quasi commossa perché l’avevo ricordata. Per la prima volta mi ha raccontato qualcosa di sé. È stato l’inizio di un’amicizia profonda. (M. – Germania)
Lascia una risposta