Luoghi della vita quotidiana dove ci si incontra

Luoghi della vita quotidiana dove ci si incontra

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Quaresima,

Il pozzo

Deserto e montagna sembrano luoghi “estremi”: guardata attraverso di essi, la quaresima assume la fisionomia di un allontanamento, di un’ estraniazione dalla vita ordinaria.

Non c’è il rischio che diventi impraticabile, o che sembri possibile solo ad alcuni “eletti”, o che si presenti avventura solitaria, individuale?

L’appuntamento con i grandi testi giovannei delle ultime tre domeniche di quaresima, che il lezionario propone nel ciclo delle letture domenicali di quest’anno, ci mette in un orizzonte diverso. Ridiscesi con  Gesù e i discepoli dal monte (cf. Mt 17,9), ci ritroviamo in luoghi molto più ordinari, dove la parola ritrova una dimensione più “umana” – o, per lo meno, così ci sembra: il che domanda, forse, maggior discernimento.

Luoghi di incontro e di scambio: come i pozzi, che hanno un ruolo importante nelle storie bibliche, specialmente in quelle dei patriarchi – a uno di loro, il capostipite delle tribù di Israele, si deve il “pozzo di Giacobbe” dove Gesù incontra la donna di Samaria (cf. Gv 4,3-42: vangelo della terza domenica). E, come intorno alle fontane ancora presenti in certi paesi soprattutto alpini, o presso i più prosaici punti di distribuzione dell’acqua potabile in certi paesi dell’Africa, anche davanti a questo pozzo si intreccia la conversazione, partendo da cose molto banali: «Dammi da bere… Dov’è tuo marito?…».

Poi si scopre che quelle cose non sono tanto banali: l’acqua, il pozzo, il marito, le provviste per il viaggio, il frumento che matura nei campi… tutto dischiude un mondo, anzi il mondo di Dio e della rivelazione del suo amore per l’uomo. I luoghi e le cose possono essere quelli di sempre, le voci non molto diverse da quelle della vita quotidiana: eppure, per chi sa mettersi in ascolto, tutto cambia.

Paradossalmente, a questo ascolto si apre più la donna – un po’ sfrontata, un po’ chiacchierona, certamente in posizione piuttosto “irregolare” quanto a situazione matrimoniale e appartenente a un popolo di “eretici” – che non i discepoli ancora piuttosto ottusi: ma c’è speranza per tutti, e la quaresima viene anche a ridestare in noi un’arte dell’ascolto del Signore che rinnovi anche il senso delle cose con le quali abbiamo quotidianamente a che fare.

(da Settimana n.9/2 marzo 2014)

 

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