08.12.2019 – 2^ di Avvento – Maria Immacolata: Guardando Maria

08.12.2019 – 2^ di Avvento – Maria Immacolata: Guardando Maria

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

1° scenario.

Il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: ‘ dove sei? ’.

Dio cerca ‘l’uomo’!

Rispose: “Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo e mi sono nascosto” (Gn 3,9.10).

È un rapporto con Dio che si sta incrinando e porta con se tre caratteristiche:

  1. La paura: quando la voce di Dio comincia a mettere spavento vuol dire che è calata la fiducia e lo senti come antagonista.
  2. La nudità: ci si scopre senza difese e senza garanzia.
  3. Il nascondimento: si prova a non pensare alla situazione che è capitata e si trova il modo di isolarsi.

Tutto è dipeso da una voce non ascoltata e che ora sta creando una situazione triste. E porta con se come conseguenza la mancanza di felicità che ognuno va continuamente cercando.

2° scenario.

Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te.

Dio torna a cercare ‘l’uomo’, qui Maria!

A queste parole Maria fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo (Lc 1, 28.29).

È un rapporto con Dio che si ricompone e porta con se tre caratteristiche:

  1. Il turbamento. Arriva una parola che scompagina il proprio progetto di vita.
  2. La  domanda di senso. Cosa significa per la mia vita?
  3. Un saluto originale. È Dio che vuol continuare il suo progetto.

Una tale esperienza è apportatrice di gioia vera e si esprime nell’assenso di Maria: “Avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38). E il suo grembo diviene la “tenda” dove Dio abita. La gioia dell’uomo non sta là dove egli pensa ma nel pensiero di Dio.

Isaia aveva detto:

“I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. (55,8.9)

Quando l’uomo ascolta Dio, ha anche la capacità di toccare il cielo, di vedere realizzarsi cose grandi e meravigliose a lui sicuramente impossibili.

San Paolo lo esemplifica così:

“In Gesù, il Padre ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a Lui nella carità, predestinandoci ad essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo” (Ef 1, 4.5).

  • È dunque l’Amore che rende immacolati, cioè tempio vero di Dio.
  • E apre il rapporto con Lui non più come di chi si limita ad osservare la legge ma come figlio amato dal Padre.