09.02.2025 – 5^ del TO: «ALLONTANATI, SONO PECCATORE» (Lc 5,1-11)
, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,Simone, che deve diventare ancora Pietro, ha in mente il Dio che punisce e manda malattie e impedimenti fisici a motivo dei peccati.
Anche gli altri discepoli, di fonte al cieco nato, interrogano Gesù: “Rabbi, chi ha peccato, lui o i suoi genitori perché sia nato cieco? Risponde Gesù: Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma perché in lui siano manifestate le opere di Dio” (Gv 9,1-3). È proprio mentalità radicata dentro!
Gesù attende il tempo della conversione. E così mentre è criticato perché sta a tavola con i peccatori, educa: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Mt 9,12-13).
Ci vuole del tempo per comprendere che il peccato esiste ma è vinto dalla misericordia e non dalla condanna.
È bene imparare con S. Paolo che dove abbondò il peccato ha sovrabbondato la grazia.(cfr Rm 5,20).
È da Simone peccatore che Gesù ricava Pietro apostolo. Così per tutti i tempi.
Conclusione
- Non disperare mai!
- Fidarsi della misericordia e non fermarsi a guardare il peccato.
Non lo vince la buona volontà ma la grazia che sopraggiunge a renderla potente.
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