09.02.2025 – 5^ del TO: Sulla tua parola getterò le reti (Lc 5,5)
, Con 0 Commenti, Categoria: Commento al Vangelo, Liturgia,Non riesco a pensare che Gesù, in fatto di pesca, ne sapesse più di Pietro e dei suoi compagni. Tanto meno voglio attribuire alla Parola di Dio la capacità di risolvere tecnicamente i miei problemi di lavoro, di famiglia. La Parola è lo stesso Gesù che mi cerca, mi aspetta per insegnarmi il nuovo modo di vivere la vita di Dio. Se mi lascio attrarre, al primo momento mi sento lontano dalla santità che mi è proposta e come Pietro ho paura che Dio mi venga vicino. Poi diventa come un carbone ardente che mi purifica, che mi fa sentir bene, come Isaia nel tempio. Il passo suc-cessivo è “essere Pa-rola”, cioè viverla.
L’effetto è spropor-zionato, è una pesca non sperata, miracolosa. La Parola allo stes-so tempo mi… pesca, mi seduce e mi fa diventare un altro Gesù che dice agli altri: “
Forse perdiamo tanto tempo a voler discernere, a discutere cosa vuole da noi Gesù. Basta una Parola accolta e vissuta con la prontezza dei primi discepoli, pescatori, e il cammino si illumina, ci viene spontaneo esclamare: “eccomi, manda me!”, “Voglio essere pescatore di uomini”. Ogni vocazione trova la sua radice nella chiamata e risposta primordiale, nello stupore di sentirsi amati e scelti per stare con Gesù.
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