11.06.2017 – SS Trinità: LA TRINITÀ’ NELLA NOSTRA VITA

11.06.2017 – SS Trinità: LA TRINITÀ’ NELLA NOSTRA VITA

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

“Il Signore cammini in mezzo a noi” (Es 34,9), così implora Mosè; e chiede una cosa scontata perché Dio ci ha creati a sua immagine, e quindi non può cancellarsi. E, se questa si offusca o si sotterra sotto un cumulo di macerie, Egli manda chi è in grado di ricomporla e farla essere testimonianza viva di Lui.

Domandiamoci perché siamo così sbandati! Forse che Dio ci vuole punire?

Non è il suo stile! Egli infatti “non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui” (Gv 3,17).

Se facciamo un piccolo esame, ci accorgiamo che, se c’è un torto, è dalla nostra parte; siamo noi, infatti, che pensiamo di essere capaci da soli, ripieni di cose e di noi stessi, e non sperimentiamo la sua presenza attiva. Costringiamo Dio a rincorrerci per fare un solo ovile con un solo Pastore. È l’operazione misericordia che anticipa quella dell’unità! Del resto va sperimentato che è più bello insieme anche a costo di sbattere la testa più e più volte.

Dio, per sua natura, è comunione nella distinzione delle Persone e Unità in se stesso, e vuol essere con noi: quando saremo anche noi dono gli uni per gli altri e trionferà l’amore reciproco fatto di gesti concreti?

Lasciamoci ora illuminare dal dialogo di Papa Francesco e i bambini.

Giulia: Caro Papa Francesco, mi chiamo Giulia e vorrei chiederti cosa possiamo fare di concreto noi ragazzi giovani per cambiare un po’ il mondo che ci circonda, visto tutto quello che sta succedendo…

Papa Francesco: È possibile cambiare il mondo? Rispondete voi, tutti: è possibile? [Ragazzi]: “Sì!”. È facile? [Ragazzi]: “No!”. E’ difficile? [Ragazzi]: “Sì!”. È difficile.

Vi faccio una domanda: voi, potete cambiare il mondo? [Ragazzi]: “Sì…”.

Ma come? Con le cose che ci sono intorno a voi. Per esempio, quando incontro i bambini faccio questa domanda: se tu hai due caramelle e viene un amico, cosa fai? Quasi tutti dicono: “Ne do una a lui e una a me”. Alcuni non lo dicono, ma pensano: “Le tengo tutt’e due in tasca e me le mangio dopo, quando se ne va”. Il primo un atteggiamento è positivo: una per te, una per me. L’altro è egoistico, negativo: tutto per me.

Guardate le mani. Ognuno guardi la sua mano e faccia il gesto di aprirla. Gesto positivo: come è la mano? Facciamo tutti insieme: Prendi, sì … condividiamo. Gesto negativo: come è la mano? Chiusa. Per cambiare il mondo ci vuole la mano chiusa? [Ragazzi]: “No!”.

Sì, ci vuole la mano aperta che è un simbolo del cuore aperto. Voi potete incominciare a cambiare il mondo con il cuore aperto.

Il mondo si cambia aprendo il cuore, ascoltando gli altri, accogliendo gli altri, condividendo le cose. E voi potete fare lo stesso. Se tu hai un compagno, un amico, un’amica, un compagno di scuola, una compagna di scuola che non ti piace, che è un po’ antipatica… tu puoi andare dagli altri a chiacchierare su quella persona, questo è così o così oppure tu lasci passare – “Ma, non mi piace e non dico niente”.

Avete capito? Cambiare il mondo con le piccole cose di ogni giorno, la generosità, la condivisione; creando questi atteggiamenti di fratellanza. Se qualcuno mi insulta e io lo insulto, come è questo? Invece se qualcuno mi insulta e io non rispondo, come è questo? Avete capito? Mai dare il male al male! Mai.

Tu mi fai male? E cosa ci ha insegnato Gesù? Sentite: pregate per tutti; pregate per i vostri amici e pregate anche per i vostri nemici, per quelli che vi fanno soffrire. E Gesù dice: “Come il Padre nostro che è nel cielo, fa uscire il sole sui buoni e sui cattivi”. Sì, pregare per tutti. La preghiera per tutti, e non fare desideri cattivi contro gli altri. Così si può cambiare il mondo. Non c’è bacchetta magica, ma ci sono piccole cose di ogni giorno che dobbiamo imparare.