12.01.2025 – Battesimo del Signore e 2^ del Tempo Ordinario: Incarnazione e la missione

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Se non ci fosse questa festa del Battesimo del Signore noi rischieremmo, molto probabilmente, di fermarci al presepio. E in un qualche modo di separare il mistero dell’Incarnazione dalla Passione, morte e risurrezione di Gesù. Così non apparirebbe quanto è, invece, decisivo, e cioè che il Figlio di Dio si è fatto uomo perché ha una missione da compiere: salvare l’umanità. Egli dona a ognuno misericordia e grazia attraverso un annuncio di gioia (un “vangelo” per l’appunto) e gesti di liberazione e di guarigione, ma soprattutto offre se stesso, la sua stessa vita sulla croce, per amore…. Nel Battesimo appare la solidarietà del Cristo con l’umanità peccatrice, ma anche la sorgente profonda della sua azione, la comunione del tutto unica che lo lega al Padre nello Spirito. … Quello che abbiamo ricordato a Natale non è solo un mistero da contemplare, ma anche la strada scelta da Dio per venire incontro all’umanità, per strapparla al potere del male e per offrirle di entrare in un’alleanza d’amore che è partecipazione alla comunione trinitaria. La scelta di farsi uomo non è stata, per il Figlio, una semplice passeggiata, un percorso trionfale: egli si è immerso totalmente nella condizione umana, condividendo tutto ciò che la caratterizza, eccetto il peccato. Scendendo nelle acque del Giordano, dunque, ricevendo il battesimo dal Battista, ha mostrato di esse re tenacemente unito al popolo dei peccatori. In mezzo ad essi ha «piantato la sua tenda»: della loro esistenza nulla gli sarà ignoto. Perché non è a “distanza di sicurezza” che li vuole salvare, ma attraverso un contatto che finirà col fare di lui l’Agnello che prende su di sé i peccati del mondo e che accetta di la lasciarsi inchiodare ad una croce