15.08.2021 – Assunzione della B.V. Maria – Vigilia: Maria rivestita di parola – Lc 11,27-28

15.08.2021 – Assunzione della B.V. Maria – Vigilia: Maria rivestita di parola – Lc 11,27-28

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Gesù disse: « Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano! ».

La Parola di Dio ascoltata e vissuta porta con sé:

1.    Vivere come Dio, cioè entrare nel suo modo di essere e di pensare;
2.    Dire una cosa nuova, cioè si vede realizzata la volontà di Dio come in cielo così in terra;
3.    Realizzare un progetto, essa come dice il Signore, “non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata” (Is 55,11)
4.    Genera vera beatitudine, cioè tutto il complesso di gioia, felicità e senso pieno della vita messi insieme.

“La Parola di Dio ci è data ogni giorno, come pane quotidiano del cammino e strumento ordinario di crescita.

È esattamente quella Parola, sempre nuova, stabilita dalla Chiesa e non scelta dal singolo, che “dà il tempo” a ogni nostra giornata.

È mattutina per natura sua, perché

  • Contiene e svela la vocazione di colui che la legge,
  • Non solo apre la giornata,
  • Ma ha la precedenza su tutto il resto, sulla mia agenda, su quella fila di pensieri che affollano la mia mente non appena mi sveglio, pretendendo ognuno la precedenza, e che spesso hanno il potere di diventare subito pre-occupazioni;
  • È ciò che dà senso e ordine a quel che farò durante il giorno,
  • Ciò che infonde intelligenza al mio essere e rende attento il mio agire.

È il buongiorno di Dio al mio risveglio, come un messaggio puntuale e sempre nuovo, che non cessa di trasmettermi giorno per giorno il suo piano amoroso.

Senza quella parola io perdo la chiave di lettura della mia persona, come fossi privo d’intelligenza e ignorante: il giorno si preannuncia vuoto e insensato, gli impegni diventano dispersivi, i rapporti umani superficiali o ambigui, gli imprevisti una rottura che viene a spezzare il ritmo che io pretendo di imprimere al mio tempo, mentre l’agitazione nervosa di fronte alle tante cose da fare prende il sopravvento e mi ruba la gioia (come in Marta), e poi siccome sono tante, davvero tante, devo correre e non posso stare a fare meditazione o dedicarle troppo tempo”.

(Amedeo Cencini, la vita al ritmo della Parola)

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