22.12.2013 – 4^ Avvento / A: Vivere per incontrarlo: pronto a tutto purché Egli venga!

22.12.2013 – 4^ Avvento / A: Vivere per incontrarlo: pronto a tutto purché Egli venga!

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

“Giuseppe prese con sé Maria sua sposa”(Mt 1,18s).
È grazie a Giuseppe che non si sfascia la più bella famiglia di tutta la storia umana. E, a dire il vero, il motivo per rompere tutto c’era ed era valido anche davanti allo stesso Dio per legge data da Mosè.
Perchè non lo ha fatto?
Egli era un uomo “giusto” nella maniera più vera: se Dio è Dio, Lui può tutto ed è giusto che sia così. Giuseppe è l’uomo che fa la vera giustizia: Dio deve stare al suo posto nella scala dei valori. Egli è il Primo.
Per altri era giusto chi osservava la legge: Mosè ammetteva di ripudiare la donna. Al limite questo tipo di giustizia poteva arrivare, come tenta inizialmente Giuseppe stesso, a non farlo pubblica-mente e questo è già molto di più.
Ma Giuseppe alla fine riesce ad andare più in là nella giustizia: segue Dio per strade sconosciute al di fuori di quella legge.
Qui egli dimostra l’abitudine ad attendere il Signore.
Egli sa parare bene il colpo che giunge in contropiede. È tale in lui l’attesa del Signore che è pronto a tutto e a far tutto purché Egli venga.
Ed è nella sua famiglia che nascerà Gesù e sarà lui a dargli il nome: Tu lo chiamerai Gesù.
E allora?
Essere pronti:vivo per incontrarlo.
Per questo: anch’io voglio essere pronto a tutto e a far tutto purché Egli venga nella mia famiglia. Forse dovrò aprirmi di più o forse dovrò decidermi a rendere più accogliente la mia casa cominciando dal mio cuore.
Un testimone
Padre Humberto si inoltra nella foresta e dopo pochi minuti si è già perso. Arriva ad una capanna. C’è lì un vecchietto. Chiede ospitalità per la notte e, appena l’anziano sa che è un prete, cadono tutte le difficoltà.
Dividono la cena, poi Humberto si addormenta esausto. Il mattino un brusio lo sveglia: più di cento persone attorno alla capanna.
“Da dove vengono queste persone?”.
“Padre – disse il vecchietto – celebra la Messa per noi. Mentre tu dormivi ho fatto il giro della zona per dire a tutti che la preghiera che facciamo tutte le settimane è stata esaudita. Noi preghiamo ogni settimana per avere la grazia di partecipare almeno ad una Messa prima di morire”.
“Da quanti mesi pregate così?”, chiede p. Humberto.
“Padre, non mesi, ma sette anni che ci raduniamo a pregare per il privilegio di una Messa!”.
P. Humberto rimane colpito, gli sembra incredibile. Oggi si parla di S. Giuseppe, uno che nonostante le apparenze contrarie, aveva continuato a fidarsi di Dio. Una coincidenza casuale?

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