26.10.2025 – 30^ del Tempo Ordinario: Le consegne dell’Assemblea Diocesana (2)
, Con 0 Commenti, Categoria: Editoriali, Liturgia,Dalle sintesi emerge anche il tema della credibilità: quando viene meno nella testimonianza dei singoli, ne rimane compromessa l’immagine stessa della Chiesa.
Il richiamo è in sintonia con la richiesta di Papa Leone a noi sacerdoti di una “trasparenza della vita: vite conosciute, vite leggibili, vite credibili! Stiamo dentro il popolo di Dio, per potergli stare davanti, con una testimonianza credibile. Insieme, allora, ricostruiremo la credibilità di una Chiesa ferita, inviata a un’umanità ferita, dentro una creazione ferita”.
Di tale missione sono strumento pure i ministri istituiti – lettore, accolito e catechista – su cui si sono concentrati lavori assembleari, che non hanno comunque trascurato di evidenziare altre forme di servizio, operanti nell’ambito della carità, della prossimità alle persone sole, anziane e ammalate, dell’animazione liturgica, dell’accoglienza – a partire dai momenti che precedono e seguono l’Eucaristia domenicale – della cultura, dell’arte, della comunicazione digitale, della consulenza amministrativa.
L’Assemblea ha chiesto, inoltre, di porre un’attenzione particolare a quanti si sono allontanati dalla Chiesa, valorizzando le diverse opportunità – quali la benedizione delle famiglie – per avvicinare le persone nelle loro necessità e favorire la ripresa di un cammino di fede.
Mentre è ampiamente condivisa una visione di Chiesa non più centrata sul presbitero, si avverte l’importanza di saper evitare derive di protagonismo e di potere nei laici. Da qui l’indicazione a non accentrare più servizi sulla stessa persona e a fare in modo che nessuno si appropri di un ruolo quasi fosse cosa personale. Chi ha una responsabilità nella comunità – si legge nelle sintesi – deve saper scendere dal piedistallo per accompagnare, sostenere, coinvolgere e delegare.
Al riguardo, ancora Papa Leone ci offre il modello in cui specchiarci: “Un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità è sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato (cfr Gv 3,30), spendersi fino in fondo perché a nessuno manchi l’opportunità di conoscerlo e amarlo”
(Ivan Maffeis, vescovo)

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