29.05.2016 – Corpo e Sangue di Cristo: Dinamismo Eucaristico

29.05.2016 – Corpo e Sangue di Cristo: Dinamismo Eucaristico

Pubblicato da Stefano, Con 0 Commenti, Categoria: Liturgia, Omelie,

Un pane e un vino diversi.

Lo Spirito Santo trasforma un pezzo di pane e un po’ di vino in Corpo e Sangue di Gesù…e poi con quel Pane che noi mangiamo, Egli ci fa diventare uno, proprio come un corpo solo.

Ecco perché bisogna trattarci bene: tu fai parte di me e io di te… siamo tutti e due, io e te, Gesù!

Possiamo insieme amare ed è come se amasse Gesù stesso. Egli si serve di noi. Che bello far da Gesù!

Quando penso a Gesù Eucaristia.

È Dio alla portata di tutti, addirittura nutrimento per l’uomo; e dunque a servizio dell’uomo. Il suo è uno scendere vertiginoso simile allo sprofondare.

Perché tutto questo?

Noi diciamo che lo ha fatto per Amore, ma forse senza renderci conto di ciò che diciamo.

Cos’è amare?

Chi sa che è imparare a morire ogni giorno? Un morire non generico ma per qualcuno. E chi è più sicuro di colui o colei che incontro nei vari momenti del giorno, del mese, dell’anno?

È ancora chiedersi: sono pronto a piegarmi, a soffrire per l’altro? Sono pronto a lasciare il caldo per andare al freddo, ciò che mi piace per compiere ciò che mi costa vera fatica?

Ad ogni incontro con qualcuno penso e decido: farò tutto il possibile per lui, perché si senta amato!

Le conseguenze eucaristiche.

Qui c’è un pane che va a nutrire il corpo ma che ammette un altro Pane che scatena un dinamismo che fa passare dalla mente e dal cuore alle tasche!

Nulla è richiesto all’uomo finché un Pane vivo disceso dal cielo non lo convince a dare.

E questo dare non è semplice-mente atto d’amore ma anche di giustizia; perché quando l’altro ha fame nessuno più possiede nulla in quanto è di chi ha necessità.

Gesù non ha dubbi: voi stessi date loro da mangiare! Segno evidente che quel pane deve pur venire fuori, e da chi dopo aver dato anche poco, riceve di più ma per distribuirlo.

Il peccato è trattenere per sé e lasciare l’altro nella sua difficoltà.

Ma mentre il donare produce gioia, il trattenere crea disagi fino all’odio.

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